
Chi Siamo
Un team di professionisti qualificati, guidato dall’esperienza e dalla creatività dello chef Alberto Sparacino.
Il Ristorante Lamé si distingue per la professionalità del suo staff, composto da un team di professionisti uniti dalla passione per la cucina. Al vertice di questo straordinario gruppo c’è lo chef Alberto Sparacino, la cui esperienza e visione creativa sono la guida del ristorante. Scopriamo la sua storia.

Alberto Sparacino è nato nel 1984 e cresciuto in un piccolo paese di campagna tra le colline del Chianti, Colle Val d’Elsa, lo stesso luogo che ospita il ristorante Arnolfo, insignito di due stelle Michelin. Dopo una formazione da geometra e un primo approccio agli studi in ingegneria, Alberto ha scoperto per caso la cucina all’età di 15 anni. Spinto dalla necessità e dalla curiosità, si è avvicinato al mondo della ristorazione. Inizialmente cercava un posto come cameriere, ma ha trovato un’opportunità in cucina, dove ha incontrato il suo primo mentore, Franco Sangiacomo. Da quel momento, è stato amore a primo servizio.
Per i successivi sei anni, Alberto ha combinato studio e lavoro, trascorrendo i fine settimana e le stagioni nelle cucine della Toscana e di altre regioni italiane, con una predilezione particolare per le isole. Dopo aver ottenuto il diploma, si è iscritto a ingegneria edile, continuando comunque a lavorare. Nel 2006, un libro di cucina realizzato nel suo paese natale lo ha colpito profondamente, tanto da spingerlo a chiedere di lavorare nella cucina di Gaetano Trovato, creatore di quelle opere culinarie. Così, nel 2007, è entrato a far parte della brigata dell’Arnolfo.
Con l’aumentare degli impegni e delle responsabilità, Alberto ha deciso di abbandonare gli studi per dedicarsi completamente alla cucina. In questo contesto, la sua passione si è sviluppata ulteriormente grazie all’influenza di colleghi come Matteo Lorenzini, Simone Cipriani, Eugenio Boer e molti altri, sotto la guida di Gaetano Trovato. Dopo tre anni all’Arnolfo, ha sentito il bisogno di mettere in pratica ciò che aveva appreso e ha deciso di tornare a lavorare con Franco Sangiacomo nelle cucine del Barone Ricasoli a Brolio, nel cuore del Chianti, dove ha trascorso quattro anni affinando le sue tecniche.
“La mia cucina è fatta di emozioni, esperienze e vita vissuta. Come se fosse una re-interpretazione della vita stessa.”
Nel 2014, Alberto è tornato vicino a casa, collaborando con Maurizio Bardotti alla guida della cucina del Colombaio a Casole d’Elsa, un ristorante con una stella Michelin. Un anno dopo, nel 2015, è stato chiamato a capitanare la cucina del Cumquibus, la sua prima esperienza come chef responsabile. In soli due anni, ha trasformato il ristorante in un luogo creativo, dove ha perfezionato la sua cucina, fatta di emozioni, esperienze e vita vissuta.
Le sue ispirazioni provenivano da viaggi, come un’esperienza in Thailandia, uno stage a New York, e incontri con persone da tutto il mondo, come un commis giapponese che gli ha svelato i segreti del ramen. Tutti questi momenti hanno contribuito a plasmare la sua cucina, espressione di una vita reinterpretata. Nel 2018, è arrivata la consacrazione con la sua prima stella Michelin, un riconoscimento frutto di impegno, fatica e dedizione, ma anche della continua voglia di scoprire e creare qualcosa di nuovo.
Dopo la stella Michelin, Alberto ha proseguito la sua collaborazione con il Cumquibus fino all’apertura del nuovo locale, Linfa. È rimasto a San Gimignano fino all’estate del 2020, poi ha seguito il cuore trasferendosi definitivamente a Prato. Nel 2021, è entrato al PepeNero come chef e ha iniziato a maturare l’idea di aprire un ristorante tutto suo, un luogo dove potesse esprimersi completamente.

“Dopo anni di lavoro, nel 2024 il mio sogno si è finalmente realizzato: è nato Lamé!”

